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Guerra e Pace – Stagione 2, Episodio 2: Scientologyskij

Circondato dalle rovine del suo matrimonio Pierre Bezuchov decide di fare ritorno a Pietroburgo. In attesa che alla posta facessero il pieno ai cavalli, mentre si tormenta per la sequela di scelte discutibili fatte ultimamente, Pierre viene interrotto dall’arrivo un omone attempato dagli intensi occhi grigi. I due si fissano intensamente e siccome purtroppo non siamo su Netflix dobbiamo rinunciare ad una svolta “Sex Education” in cui Pierre si lancia in una relazione con un daddy-bear e dobbiamo accontentarci di quanto segue: l’uomo misterioso è Osip Alekseevich Bazdeev un noto massone della fratellanza dei liberi muratori (notare l’anello col teschio) che fa un pippone infinito su quanto la vita dissoluta di Pierre sia frutto dell’assenza di Dio nella suo quotidiano; Pierre ribatte di non essere credente ma è costretto però ad ammettere di avere tutto ciò che si può desiderare eppure di sentirsi vuoto e infelice. “Il fatto stesso che stiamo dibattendo sul fatto che Dio esista dimostra che esiste” argomenta Osip in modo discutibile e Pierre non fa una piega (e allora le fate? E gli alieni? Basta che se ne parli? Dicci Pierre, dicci!). Arrivato a Pietroburgo, si isola dal mondo seguendo i consigli del massone, tentando di condurre una vita più morigerata, finché non  riceve la visita di un giovane conte polacco, tale Villarskij che gli propone un abbonamento al pacchetto base della Scientology massona. Pierre accetta, convincendosi adesso che la fratellanza fra gli uomini è possibile.

Intanto malgrado svariati tentativi di insabbiare la storiaccia del duello, ormai in tutta la città i pettegolezzi si sono consolidati nella versione secondo cui Pierre è un pazzo irascibile come il defunto padre ed Elena è una povera innocente che ha avuto la sfortuna di maritarsi con lui. In tutto questo Anna – Banderuola al Vento – Pavlovna (una delle supporter del matrimonio fra i due) va in giro a dire di aver SEMPRE detto che era una unione sbagliata, e che lei era stata la prima primissima a dire che Pierre fosse un pessimo partito.

D’altronde la Pavlovna ha già trovato il nuovo animale da collezione da sfoggiare ai suoi party, nientepopodimeno che Boris Trubeckoj il figlio della pericolosissima piovra sociale Anna Michajlovna. Boris ha infatti nel frattempo fatto carriera molto in fretta e non tanto per meriti concreti quanto per la sua attitudine a ingraziarsi le persone addette alle promozioni: la mela non cade lontano dall’albero. E proprio per rinforzare le sue apparenze egli reinveste il poco denaro in abiti e carrozze di lusso rendendo il suo biglietto da visita molto più convincente delle sue reali capacità. E quanto sciocco e infantile gli sembra ora l’amore provato per la giovanissima Natascia Rostov. Comunque proprio in occasione di una delle cene di Anna Pavlovna che la-non-ancora-divorziata Elena Bezuchov gli mette gli occhi addosso trasformandolo in un ospite fisso nella sua casa, usando un pretesto a caso “non ho mai avuto amici che facessero rima con Doris!”

Pierre dal canto suo, ormai abbagliato dal suo nuovo afflato religioso si reca presso i suoi possedimenti a Kiev per mettere in atto una nuova politica illuminata sulla gestione dei contadini, ordinando la costruzione di scuole, ospedali e ricoveri, esprimendo il desiderio di renderli uomini liberi nonché di vendere molti terreni. Tutte proposte alle quali l’amministratore generale dei possedimenti Bezuchov risponde con un “Ma certameeeente, come no, solo che adesso non si può fare proprio tutto tutto tutto in una volta, lei continui a viaggiare che qui ce la sbrighiamo noi”. 

Pierre lascia i suoi possedimenti sicuro di aver fatto un gran lavoro

Così Pierre convinto di aver concluso qualcosa secondo i suoi nuovi dettami di vita, decide di andare a trovare il vecchio amico Andrea. In casa Bolknonskij infatti erano avvenuti molti mutamenti subitanei dopo la morte di Lise e la nascita del piccolo Nicola: il vecchio principe era stato nominato come uno degli otto comandanti della milizia Russa, riaccendendo così il suo fuoco bellico; di contro Andrea aveva perso ogni velleità militare e sembrandogli tutto insensato si era ritirato a restaurare la tenuta in campagna isolato da tutto. I due vecchi amici si ritrovano ai due lati opposti dello spettro: Pierre sostiene di aver sempre vissuto pensando a se stesso (più che altro a cercare di capire dove si trovasse) mentre ora, abbracciando la massoneria è certo che solo facendo del bene agli altri si può essere felici (o meglio, nel suo caso, convincendosi di averlo fatto, indipendentemente dai risultati); Andrea invece dichiara che dopo aver passato tutta la vita cercando la gloria e quindi rivolto agli altri, adesso ha capito che ciò che conta è stare bene e curare il proprio orticello. Sulla via del ritorno verso la casa di famiglia dei Bolkonskij, Pierre attacca a sua volta un pippone religioso sull’esistenza della vita eterna, che per sfinimento fa crepare le convinzioni agnostiche di Andrea il quale finalmente guarda il tramonto con un goccio di speranza in più. Giunti a casa Pierre e Andrea fanno giusto in tempo a offendere (uno involontariamente, l’altro di proposito) gli amici della Principessina Maria, i Servi di Dio, una cricca di fanatici religiosi fra cui la vecchia Pelaghejuska, un che passa i weekend nelle catacombe e che crede al miracolo delle statue della madonna che piangono olio Friol. La serata culmina in una cena di famiglia dove il vecchio principe Nikolaj normalmente spinosissimo, apprezza la genuinità dell’ospite, rallegrandosene. Quando Pierre termina la visita, due cose saranno cambiate… Andrea si ritroverà sulla soglia di una rinascita spirituale e Casa Bolnkoskij sarà il primo posto in tutta la Russia in cui Pierre avrà lasciato un’ottima impressione.

Citazione: “Lo sai che il tuo amico è un bravo giovane e mi è piaciuto molto? Mi dà calore. Ci sono di quelli che fanno discorsi intelligenti ma non si ha voglia di ascoltarli, lui invece dice delle sciocchezze ma dà calore a me che sono vecchio.”

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