Non è mai troppo tardi per aprire gli scatoli di un trasloco.
Se c’è una cosa più brutta di inscatolare è proprio tirare fuori la paccottiglia di anni –che ai tempi hai riposto con cura come fossero preziose reliquie- , guardare quel malloppo e pensare: ‘schifo è ‘sta roba? E soprattutto dove la metto?
Già perché i cassetti della quotidianità sono già pieno di ulteriore paccottiglia accumulata mentre quella vecchia riposava negli scatoli.
Apriamo.
Trovo biglietti, bigliettini, foto in cui sembro un dodicenne, foto in cui sono dodicenne, un action figure dell’ Eva 01 , qualche articolo di giornale che mi interessa e…
Aspetta non posso tenere tutto. Si ok l’ho fatto per anni ma è ora di cambiare.
Una ventina di “Venerdì” accumulati di cui avevo segnato gli articoli da leggere. Ne apro uno a caso; parla di Tideland ; film già visto ; film bruttino. Capisco che le riviste vanno lette più o meno nel momento in cui vengono pubblicate. Buttiamo tutto.
Volantini , biglietti aerei e di bus,mappe ,mappine, brochure di chiese, monasteri e musei che ho raccolto durante i viaggi. Quelle che mi capitano isolate le butto. Quelle che ho raccolto astutamente con elastici le conservo. Non ha senso. Dubito che una domenica mattina mi sveglierò ,alzerò il letto (si, le ho messe li) per accertarmi del numero delle navate della chiesa di Girona.
I calendari annotati. Li tengo. Uniti ad agende e appunti sparsi il mio bisnipote potrebbe trarne la mia biografia e vincere il pulitzer.
Una bandierina celeste. Cosa straminchia era? Un pezzo di legno con un pezzo di stoffa. Dov’è che l’ho presa? Dove,dove dove? Quale ricordo è legato a questo oggetto? …non mi viene in mente. La butto; ma prima gli faccio una foto.
Ora è tutto diviso in scartoffie che mi servono, scartoffie da seppellire in altri cassetti, e scartoffie da gettare. Sono stremato ma almeno i due scatoli con su scritto “CASSETTI” sono stati svuotati. Ne restano altri due da svuotare… saranno vestiti…forse qualche pigiama.
Mi avvicino lentamente; le lettere scritte a penna si fanno sempre più nitide finché non distinguo una parola dal significato inequivocabile.
“CIANFRUSAGLIE”
Finding Kodamas 