Teorie & Riflessioni su cui non riflettere

Karaokkio che vi meno!!

 
 

Salve. Se avete notato la mia assenza..beh è dipesa dal fatto che ero in vacanza. Avrei un paio di cose da raccontare ma poiché il tempo scarseggia per oggi mi limito ad esaminare un fenomeno che si sta verificando intorno a casa mia.

 

Sono circondato da Karaoke.

Da qualche giorno infatti una piccola comunità che abita  villette e palazzine nei dintorni, si riunisce dalla mattina fino a sera per cantare a squarciagola quelle sfortunate canzoni che gli vengono a tiro con tanto di microfono che diffonde nella vallata l’osceno assecondarsi di nonni ,bambini, e madri che al posto delle corde vocali hanno evidentemente installato delle lavatrici. Ma ecco che mentre a destra della mia umile dimora Anna Oxa , Mina e Patti Pravo vengono impietosamente massacrate, su una terrazza di un palazzo alla mia sinistra nuove voci amplificate si spargono nell’aere come strali avvelenati che puntano ai miei timpani.

 

Nella speranza che questa moda non coinvolga ogni abitante della contrada (altrimenti quella dei carabinieri diventerà la mia hotline prediletta) mi chiedo:

1: come cavolo si fa a cantare per sei ore di fila al karaoke? E’solo un passatempo, tra l’altro ripetitivo e tu, si proprio tu, tizio medio cicciotto in costume arancio con prole multipla, che minchia di siciliano sei se alle 15:00 in pieno agosto non ti fai una pennichella come sto tentando di fare io?! Ma no! Tu mi devi prendere Irene Grandi sbatterla contro un palo, metterla sotto con la macchina e poi farla entrare a forza nelle mie orecchie mentre tento di dormire!

 

2: Sono fermamente convinto che cantare perfettamente intonati una canzone sia più facile che farlo nella maniera del tipico cantante da karaoke cioè: non prendere una nota neanche per sbaglio, ma dico neanche se quella ti sbatte contro per strada o ti piove dal cielo, nulla! Parlo con lei signora, si proprio lei che si ostina a non capire che quelle note sono TROPPO ALTE per lei! Non ci provi neanche, non ha speranza! E tu, si tu che di solito rombi col tuo motore truccato; non vedi che le povere creature che la tua gola partorisce sono deformi  aborti melodici, note dai facili costumi affette da sifilide, alcolizzati virtuosismi che non disdegnano le droghe pesanti, quando invece non si tratta di veri e propri cadaveri musicali che troverebbero posto in uno spartito solo se ci venissero sepolti!?

 

Se un tempo mi lamentavo delle grida dei vicini, oggi “Andrea vidi chi ‘nta piscina non c’ha cacari!!” mi sembra pura poesia.

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