Assoluzioni

 



Il mio Mii della Wii ha parlato. Sono sovrappeso.
Posso avergli selezionato la faccia più cazzuta dell’intero universo videoludico, ma la ballance board è stata impietosa e ha trasferito sul mio avatar tutti i chili di troppo ereditati dalle feste. Non basta. Il computer di bordo della Wii ha anche detto che ho l’agilità di uno più vecchio di me di una quindicina d’anni.
Il responso delle mie cugine, proprietarie della macchina infernale, è stato irremovibile: sono ufficialmente iscritto ad un programma casalingo, semestrale, di dimagrimento.

Tempo di convincermi per l’ennesima volta ad allenarmi, ed ecco che le “zie” ci regalano un complesso panettone infilato in una riproduzione della stalla di Gesù Bambino, il cui tetto è costituito da cioccolato, miele e mandorle tostate.
Nascosto nell’angolo più buio della cucina, sgranocchio pieno di vergogna, quel cibo maligno che ostenta peccato e calorie in ogni suo centimetro; vedo il mio Mii che dalla credenza mi fissa pieno di sdegno; i volti delle mie cugine fluttuano intorno a me e ripetono ossessivamente “ci hai tradite….buzzicooonee”; il calendario sogghigna e mi sussurra che non finirò mai nella foto di Luglio.

Poi arriva mia madre: “Ahah, mangi la casa fatta di dolci, come Hansel e Gretel!”

Rivelazione! GRAZIE Madre! Ora vedo! 
Io non sono un ingordo; sono un cosplayer dei Fratelli Grimm.