Serial review

Serial Review (8): Pushing Daisies

 

(Post del 20 agosto 2008)

Preparazione della torta Pushing Daisies

Usiamo come base il genio creativo di Bryan Fuller e aggiungiamo come ingredienti: morti risorti, una agenzia investigativa, una storia d’ amore impossibile e una spolverata di follia.
Lasciare cuocere per 9 episodi ed ecco la prima stagione della nuova divertente serie ABC.

Rieccomi dunque a parlare di serie non ancora giunte in Italia (in questo caso con madornale ritardo sia rispetto a quando l’ ho vista, circa tre mesi fa, sia rispetto al periodo di messa in onda cioè dall’ ottobre al dicembre 2007). Vediamo se possibile di riassumere la storia.
Ned (Lee Pace) a soli nove anni scopre di avere l’ incredibile potere di riportare in vita i morti con un solo tocco. Quello che scoprirà in seguito è che toccando di nuovo i “risorti” li condannerà a (nuova) morte eterna, senza poterli più risvegliare; e capirà inoltre che una volta ridestato un morto ha un minuto di tempo per toccarlo di nuovo (e quindi sottrargli di nuovo la vita) altrimenti qualcun’ altro morirà al suo posto. Ned cresciuto convivendo con questo terribile potere, abbandonato dal padre, da adulto, diventerà un “Creatore di Torte” e avrà il proprio negozio, il Pie Hole dall’ appariscente forma di torta. Accanto a questa attività però egli si dedica anche ad un altro lavoro: collabora con l’ investigatore Emerson Cod (Chi McBride) – cinico, a caccia di fama e denaro e ..appassionato di uncinetto – per risolvere crimini irrisolti. Come? Basta un tocco di Ned al corpo dell’ assassinato perché questo si svegli e riveli chi è stato ad ucciderlo, dopo di che, secondo tocco e morte eterna. Il tutto continua senza problemi fino a quando il Creatore di Torte non scopre che Charlotte Charles (Anna Friel), il suo unico vero amore dalle elementari, è stata assassinata e risvegliandola, per un motivo o per un altro, i sessanta secondi scadono senza il secondo tocco. Il risultato è che Charlotte o meglio Chuck, avendo qualcuno preso il suo posto nel regno dei morti, è ormai libera di unirsi al gruppo, ritrovando l’ amato d’ infanzia  che per nessun motivo al mondo può toccare di nuovo senza perdere la vita una seconda volta e per sempre. Se a quanto detto aggiungiamo, Digby il cane risorto di Ned, Olive Snook (Kristin Chenoweth) la cameriera del Pie Hole, alta come un banana e disperatamente innamorata del protagonista, le zie di Charlotte, ex ballerine acquatiche con la passione per gli uccelli impagliati e le torte al formaggio di cui Vivian (Ellen Greene) che odia essere toccata e Lily (Swoosie Kurtz) che ha perso un occhio mentre cambiava la sabbia del gatto (lo dimostra la vistosa benda piratesca che indossa), un venditore di prodotti omeopatici terrorizzato dalla possibilità che l’ ossigeno venga risucchiato via dal pianeta, un fiabesco narratore onnisciente e infine una serie di crimini assurdi e grotteschi, il risultato è una serie veramente originale e unica.
Passiamo ai dati tecnici. Cos’ è Pushing Daisies? Non sono sicuro di averlo capito neanche io e forse la definizione data al suo debutto è quella migliore, si tratta di una “Forensic fairy tale” cioè di un a favola forense; un misto fra una commedia di ambientazione fantastica e una serie procedurale (come CSI, Senza Traccia e simili). In realtà è molto di più e lo si può capire dai presupposti da cui sono partiti i produttori che volevano realizzare un mix fra “Il favoloso mondo di Amelie” e un film di Tim Burton , “qualcosa di grande, brillante, più grande della vita”. E i modelli presi dagli autori sono fin troppo evidenti. I colori brillanti, il tono leggero, il narratore onnisciente (che spesso parla in rima) sono presi direttamente dal film di Jean- Pierre Jeunet e la musiche realizzate da Jon Dooyle sono evidentemente ispirate ai motivi di Yann Tiersen, compositore della colonna sonora di “Amelie”.
I temi lugubri trattati in modo scanzonato, una riflessione malinconica di fondo, la tendenza al grottesco goticheggiante approdano invece da terre Burtoniane.
Per quanto riguarda gli attori come al solito nulla da dire. Ottimo livello in particolare per la britannica Anna Friel  che interpreta “ Chuck”
Il risultato è un mix forse non nuovo per il cinema ma assolutamente innovativo in campo seriale; uno di quei pochi prodotti (sulla moltitudine di serie che nascono e muoiono ogni anno) che meritano di essere visti e seguiti. Con un po’ di esperienza si riconoscono gli show destinati a essere una pietra miliare come in questo caso. Ovviamente Pushing Daisies non è per tutti, e non (solo) per limiti di gusto del grande pubblico (che diciamolo molto spesso non capisce le cose geniali) ma anche perché a lungo termine alcuni aspetti possono diventare ripetitivi, e l’ elemento dell’ assurdo in alcuni momenti (in realtà molto pochi ) sfocia nell’ infantile spezzando l’ incantesimo; una produzione a lungo termine dovrà infatti inserire molte innovazioni  per evitare di annoiare lo spettatore (per la seconda stagione sono infatti previsti accenti più “aggressivi”)

In definitiva: una favola magica e affascinante dall’ humor nero (ma neanche tanto) che apre una porta su mondi non ancora esplorati in tv. Se come me apprezzate il mix “torte, carillon di sottofondo, omicidi , e amore platonico” allora dovete assolutamente vedere questa serie.

VOTO: 5/5

SITO UFFICIALE: http://abc.go.com/primetime/pushingdaisies/index?pn=index

Curiosità:

Il creatore della serie, Bryan Fuller, è anche il padre di due serie cult, “Wonderfalls” (realizzata assieme a Tod Holland e cancellata dopo la prima stagione) che parla di una ragazza che lavora in un negozio di souvenirs presso le Cascate del Niagara che ad un tratto scopre di poter parlare con vari oggetti inanimati che le danno consigli su come aiutare le persone e  “Dead Like Me” che parla di una diciottenne morta per un assurdo incidente (viene colpita dal water della stazione spaziale Mir) che diventa una “reaper” cioè aiuta le anime dei morti nel passaggio nell’ aldilà; la serie che andava in onda su Showtime è stata cancellata dopo 2 stagioni ma è in produzione un film tv per concludere la storia.

Il titolo della serie deriva dall’ espressione inglese “pushing up the daisies”; dire di qualcuno che sta spingendo in alto le margherite equivale a dire che è morto. In questo caso la parola “up” ( “in alto”) è stata probabilmente eliminata visto che i morti della serie resuscitano schiacciando le margherite non in alto ma in basso. Oltre al tema “vivi e morti” le margherite del titolo richiamano la storia d’ amore fra i due protagonisti (visto l’ uso improprio che di solito gli innamorati fanno di questo fiore per sapere se qualcuno li ama o no).

La prima stagione doveva essere originariamente composta da 13 episodi. Poco tempo dopo la messa in onda la ABC ha confermato una stagione completa di 22 episodi. Tuttavia a causa dello sciopero degli sceneggiatori è stato possibile realizzare solo 9 episodi (l’ ultimo è stato modificato in modo da risultare un “season finale”).

I nomi dei personaggi e dei luoghi sono spesso caratterizzati da allitterazioni e ripetizioni di parole: es. Deedee Duffield , Billy Balsam , Charlotte Charles , Coeur d’ Coeurs.

Sono stati realizzati dei fumetti on-line per raccontare episodi non apparsi in tv.

La serie va in onda sulla rete ABC della quale ho un’opinione un po’ controversa avendo la stessa prodotto varie serie che (malgrado il grande successo di critica e pubblico) trovo piuttosto banali a tratti veramente inutili come Desperate Housewives (che comunque ha un suo “perché” anche se minimo) e Gray’s Anatomy , e altre molto più sperimentali e di nicchia come Alias e Lost. Per quanto Michael Ausiello di TV Guide abbia acclamato la serie affermando che la “ABC ha trovato il prossimo Lost” resta il grave pericolo che una serie così particolare non riesca mantenere ascolti alti essendo trasmessa su una rete ammiraglia e non su un canale satellitare che può invece permettersi un pubblico nettamente inferiore.

Fra gli attori principali noti al pubblico ricordiamo Lee Pace che era anche nel cast di Wonderfalls , Chi McBride che oltre ad aver preso parte alle due serie cancellate “Killer Instinct” e “The Nine” è stato Edward Vogler, l’ antagonista della prima stagione del dottor House. Swoosie Kurtz che fra gli altri ha interpretato  Madeleine Sullivan  nella bella serie “Huff!”  

Come dicevo la seconda stagione è già in produzione e speriamo che non arrivi la cancellazione visto che come ogni favola che si rispetti Pushing Daisies merita il suo lieto fine.

Update 2010: la serie è stata cancellata alla seconda stagione a causa dei bassi ascolti e non dispone al momento di un vero e proprio finale (che potrebbe arrivare in forma di comic-novel per la DC comics).

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