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Teorema della Degustazione di Vino

 

 

Apriamo la parentesi tonda “degustazioni di vino a Milazzo” e all’interno moltiplichiamo 5 persone – io , Spice  ,Seb il di lei fratello, Ila (che a pasquetta come ricorderete zoppicava),e la guidatrice Giov – e moltiplicatele per 11 assaggi di vino. Il risultato è una serata inavvertitamente alticcia e brilla.

Ma partiamo dall’inizio:Noi , i suddetti 5 personaggi in cerca di svago, ci siamo diretti alla degustazione all’entrata della quale ci hanno dato il nostro sacchetto in tela amaranto in cui mettere i nostri bicchieri da finti intenditori/ubriaconi a scrocco. La cosa necessaria da sapere è che la Spice se ne intende di vini – e non è un modo delicato per dire che è un’alcolizzata – ma diciamo che ha una cultura di base…il che ci è bastato per eleggerla a nostra guida assoluta nel mondo dei vini. Seguiamo quindi la nostra guida come tanti anatroccoli che seguono mammapapera col risultato che la Spice vedendoci pendere dalle sue labbra con aria da decelebrati ha cominciato a darci informazioni più o meno ovvie: “Ok ragazzi prima abbiamo bevuto un Nero d’ Avola del 2007…quindi recente! E questo che ci siamo fatti versare è un altro Nero d’Avola  del 2007..quindi stiamo bevendo un altro Nero d’Avola del 2007”.                                                                                                                                                                                                       Rendendosi conto che “non intendersene di vino” non equivale ad avere carbonella al posto del cervello, ha deciso di poterci dare informazioni più pregnanti, facendoci notare che il terzo Nero d’Avola assaggiato “allappa” il palato…. Spice ha cercato  tentato in ogni modo di spiegarci che cazzarola significasse “allappare” (lo ammetto non lo avevo mai sentito o almeno devo averlo dimenticato) il risultato è ,come nelle migliori tradizioni cattoliche, che non credendo all’esistenza di questo termine l’abbiamo bandita come strega e abbiamo abusato di questo verbo inopinatamente (es. “questo bicchiere mi allappa – oh le notti di luna che allappano il cuore”). La verità è che il questa parola esiste ed eccone il significato:

allappare

provocare una spiacevole sensazione astringente in bocca come se i denti e la lingua fossero legati, effetto tipico della frutta aspra o non matura: il cachi acerbo allappa particolarmente.

 

 

Detto questo scopriamo che prima di passare ad un vino successivo è necessario farsi versare un po’ del vino che si vuole assaggiare ,  sciacquettare il tutto e buttarlo in un secchiello; nel nostro caso il “vino sciacquetto” ce lo passavamo l’uno con l’altro in un clima progressivamente di pace interiore e allegria immotivata. Ora il nome di questa tecnica di pulizia –che io e Seb  volevamo sostituire con una più semplice leccata del fondo del bicchiere –  è importante: innanzitutto per cultura personale – il termine in questo caso è “avvinare” – in cesondo luogo perché col passare del tempo tale verbo è stato storpiato sempre più  parallelamente alla nostra perdita di lucidità.                       

 Questa  la degenerazione:

 

Avvinare > avvinazzare > avventuriero > a vele spiegate > ehi voi messere vi sfido a duello

 

Il resto della serata non è chiaro. C’è chi afferma di aver visto dei ragazzi fare “cin cin” in continuazione ,partendo da metri di distanza per far risuonare i bicchieri in un sonoro “TLIN!”. Altri che dichiarano di aver visto i suddetti ragazzi cercare furtivamente anfratti in cui buttare il vino che non riuscivano più a bere. Alcuni sostengono che Ila ad un tratto abbia cominciato a giustificare filosoficamente le serate di scarsa lucidità causa alcol. Certo è che ad un tratto i 5 si sono fermati per rimettersi in sesto mangiando un panino con insalata e “porchetta di tonno”: una specialità di natura ignota il cui cartellone pubblicitario mostrava un tonno con allacciato sulla testa un cappellino a forma di testa di porco.

 

 

Il risultato è che con 3 euro le 5 persone berranno 1 Rosato – 3 Neri d’Avola – 1 Syrah – 1 Faro – 2 Chardonnay  – 3 Cabernet    come volevasi dimostrare.

 

wine people definit copia

 

 

 

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