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Pasquetta 2008: Animali Morti – Animali Vivi – Animali Finti

I telegiornali di tutto il mondo sogghignavano perchè per la pasquetta  2008 era previsto un nubifragio quindi tutti quelli che avevano previsto di passarla nei boschi ad arrostire cinghiali appena uccisi lapidandoli con pietre focaie, avrebbero dovuto rivedere i programmi e tristemente rintanarsi in casa. Non essendo schizofrenico so cosa ho visto:tutti i giornalisti nell’annunciare questa scomoda verità mi facevano l’occhiolino perchè sapevano che io e la brigata di dementi con cui ho trascorso la pasquetta ,avevamo già prenotato un tavolo in un agriturismo/ristorante o quel che è; "beh bravi siete stati previdenti il tempo era evidentemente instabile" direte voi..ma no! La verità è che le sacre scritture riportano un gravissimo errore di traduzione le cui origini sdi perdono nel tempo..e non mi riferisco alla frase di Gesù  "è più facile per un cammello passare dalla cruna di un ago.." dove la parola "cammello" era in realtà "corda" ma mi riferisco ad una delle piaghe che si sono abbattute sull’Egitto..non erano locuste….eravamo noi della brigata dei dementi (da adesso nota come BD) che ragioniamo solo con lo stomaco.
 
Capitolo 1: Animali morti
 
Si parte per l’incredibile avventura, dopo aver raccolto tutti in due macchine ,di cui una ha le dimensioni di un autobus, ci dirigiamo verso una località dell’entroterra sulle sponde di un torrente dal letto infinito immersi nella natura una desolazione in cui il cemento armato dei ponti e del letto fluviale cozzano con la luminosità evanescente dell’aria e il verde circostante – tra parentesi..geniale cementificare il letto di un fiume..in effetti da che esistono i fiumi si sentiva proprio l’esigenza di un tale intervento che ostacola il depositarsi dei detriti e intacca la formazione della spiaggia…ma vabbè – Il bello della macchina è che  è così grande che le discussioni di quelli seduti in centro vengono sentite da tutti, chi sta dietro vede il guidatore sbracciare ma non percepisce alcun suono uscire dalla sua bocca e chi sta davanti non ha alcun modo di sentire cosa stanno dicendo dietro…ma questo problema non c’è stato perchè l’unica persona seduta dietro ,Antoine ha pensato bene di comunicare per metà viaggio usando la pianola giocattolo trovata nellamacchina e non solo componendo improbabili canzoni che avrebbero fatto desiderare a Tiresia di essere sordo oltre che cieco
ma soprattutto usando i versi degli animali,che quella pianola riproduceva con strane sfumature metalliche , cosi mentre il nostro Stephen Hawking dei poveri creava i versi di nuovi animali ( l’abbaio-grugnito del cane-maiale lo sogno ancorala notte)  un altro membro dei dieci Tizio cercava di istruire il nostro guidatore Albert sulle priorità nel campo delle infrastrutture siciliane. Giungiamo al ristorante…deserto..beh è mezziogiorno..e perchè a pasquetta ci ritroviamo a mezzogiorno al ristorante?Perchè ci sono due turni ..alle due sarebbero arrivati gli altri commensali che in caso di nostro ritardo si sarebbero seduti sulle nostre gambe a mangiare dai nostri piatti..una cosa inaccettabile ..il cibo va gustato come osate metterci fretta in tale modo.. la cameriera ci chiede se vogliamo gli antipasti e neanche il tempo di finire la frase ci chiede quale primo vogliamo,se abbiamo la sensazione che dopo il primo ci possa interessare anche il secondo e se sospettiamo che un dessert possa concludere degnamente il tutto;le diciamo di partire dagli antipasti perchè mettere fretta a gente garbatamente affamata  non è raccomandabile. Ecco allora che in forma gradevole ci viene presentato un genocidio di piante ortaggi ed animali -animali pochi pe rfortuna-   oltre dieci antipasti tre primi tre secondi e non sazi abbiamo chiesto caffè e dolce.Stranamente siamo in perfetto orario e non per un particolare sforzo a velocizzare il pasto ma perchè abbiamo mangiato come in previsione dell’arrivo di un luuungo inverno…in realtà è arrivato solament eun fronte di nebbia  che è entrato dalla porta bussando e chiedendo "permesso" tanto era denso. Chiediamo il conto, la cameriera ci chiede se vogliamo altro noi diciamo di no e lei specifica che lo chiedeva perchè c’erano quelli del secondo turno che aspettavano..ora..se ti abbiamo detto che non vogliamo altro perchè devi spcecificare che ci vuoi fuori dal locale in dieci secondi?Usciamo al freddo e all’acqua piovana e scendiamo dai colli.
 
Capitolo 2 Animali vivi
 
Il ritorno è meno facile delle apparenze e non solo perchè attraversiamo ponti che non dovremmo finendo nel paese nemico di quello in cui avevamo pranzato ma soprattutto perchè al ritorno la nostra cara ML ha deciso di ascoltare le canzoni dei cartoni animati e così a seconda della fascia d’eta dei viaggiatori c’era chi partiva per uforobot,mila e shiro (o anche shira e milo come aveva detto Hèlena)l’uomo tigre ken il guerriero e varie e siccome mancava lapreferita di ML cioè "occhi di gatto" lei ha preso il cellulare e ha rimediato. Dopo esserci sgolati per prendere le note del coro di Heidi (all’incirca è "oo-aaaa-iiiii-aaaa" ) e aver riflettuto sui testi delle canzoni (-tra le stelle sprinta e va -mangia libri di cybernetica insalatedi matematica – quando schiaccia un pulsante magico lui diventa ipergalattico) decidiamo di caricare un nuovo passeggero Ila e di andare a in una località montana dove giovani scapestrati si sono riuniti per ascoltare dellamusica dal vivo.Dimenticavo..Ila è temporaneamente zoppa, il che non ha alcuna rilevanza per il seguito della storia ma è molto divertente immaginare la sua andatura. Giungiamo e mentre sul palco lamusica diventa gradualmente più brutta ogni secondo che passa decidiamo di barattare 3di noi (F&S e il Cinico) con la Spice giunta col fuoristrada di Crocodile Dundee. Adesso canta un tizio in presunto inglese del quale si sentono solo bestemmioni e io nella mia testa comincio a maledire la situazione ricordando che ogni anno che venivo in questo luogo non trovavo affatto esaltante nè la gente nè la musica nè il tipo di svago – una divinità minore sentendo i miei ragionamenti ha detto tonante :Perchè ti lamenti se sei tu che ogni volta ci vai senza forzature?!  e per punire la mia tracotanza ha ordinato ad un cane grande come la mia mano di pisciarmi sui pantaloni nell’ilarità generale. Di quello che penso delle persone che si portano i cani ovunque e non ci stanno attenti dirò magari in un post apposito..comunque mentre gli altri membri della brigata facevano delle foto fingendo di riservarmi lo stesso trattamento appena subito da quel cagnetto perfido, il tanto annunciato temporale è giunto portandosi via i cantanti con tutto il palco. Così decidiamo di fuggire in una casa e mentre lasciamo lalocalità montana, dalla macchina fra leonde del diluvio scorgo un’arca con dentro tutti i giornalisti della televisione che delusi ci fanno le pernacchie grifando "Allora perchè cavolo avete prenotato in un ristorante se vi siete dovuti prendere la tempesta in faccia?" . Ma si sa i giornalisti non capiscono quanto sia bello dopo un pranzo rapportarsi con le creature di Dio nel pieno delle energie vitali come un piccolo stupido cane che ti scambia per un albero.
 
Capitolo 3 Animali Finti
 
Torniamo in una casa quella di Antoine, ci strizziamo e invadiamo tutti gli spazi abitati fino a riunirci nel sottosuolo. Ila ci avverte che deve fare una puntura che le permette di evitare eventuali problemi dovuti dal gesso ma noi tutti sappiamo che in realtà si dopa perchè da quando è zoppa partecipa alle corse clandestine di zoppi (come ha dimostrato fuggendo senza problemi dalla tempesta); mentre cercavamo un modo divertente per farle tale puntura (per esempio metterla schiena al muro cerchiare il punto dell’iniezione e lanciarle contro le siringhe per vedere chi lo centrava) Tizio si è offerto di dare una mano…si sono appartati…abbiamo sentito rumori convulsi..lui è ritornato nella stanzacome se avesse corso e lei con gli occhi luminosi e un sorriso stupito gli ha detto:"Tizio!Ma sei bravissimo…NON HO SENTITO NULLA" …non commentiamo.
Come passare il tempo? Ma certo col gioco di carte degli animali, ognuno deve scegliere un verso e..beh poidovrei spiegar ele regole ma già a voce è un impresa figuriamoci scrivendo..comunque il punto è che ognuno deve scegliere un verso per se e memorizzare quello degli altri dando vita a veri e proprio duelli sonori in cui si possono ascoltare fringuelli asmatici,delfini idrofobi, asini psicopatici,e maiali con crisi di identità che starnazzano. Abbiamo deciso poi di affibbiarci invece che i versi di animali ,dei rumori; ora, scommetto che non vi è mai capitato di sentire i vostri amici nello stesso momento imitare una porta cigolante che si chiude,un molla molleggiare,un clacson di paperopoli (poti poti…),il trotto di un cavallo,un campanello,un orgasmo e una pentola a pressione.  Quantomeno spero per voi sia così!
 
 
Note: durante gli eventi narrati nel capitolo 2 Albert ha cercato di dettare il testo di una canzone ad Hèlena ,notoriamente sorda…non ho qui il testo originale ma basta leggere quello che aveva sentito Hèlena per rendersi conto che un amplifon non le farebbe male.
 
La non tua neve che mi raggiunge
cercala! L’uso/orso della mia mano
cerca la mia nella mia mano
la mia pupilla esprime t’amo
Sul labbro t’amo non t’amo più
 

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