X Factor

X Factor 4 in pillole: Prima puntata

 
 

Rieccoci… dopo un anno …a commentare per la terza volta un programma insospettabilmente godibile e spesso solo volontariamente trash. Siete pronti per questa nuova stagione? Io no.

 

Premessa 1

Morgan ci ha lasciati. Ci dispiace, noi gli volevamo bene anche se era un po’ cazzaro; ma gli addiction issues sono stati solo un pretesto per togliere di mezzo uno che aveva vinto sempre. Almeno così non sappiamo fin dall’inizio chi vincerà (vero Elio?).

 

Premessa 2

Ieri non ho visto il pre-x Factor. Le uniche informazioni che so me le ha date il mio amico Mr. Fluvio col seguente sms:

“Sono onesti, stanno segando anche diversi casi umani che la De Filippi avrebbe sfruttato come una negriera […] hanno segato una nera brutta con il padre morto e la madre che manco conosce ed una tipa che ha avuto un cancro al polmone a sedici anni”.

 

 

Cast & Crew

Mara (16-25 maschi): dopo aver rovinato i gruppi per due anni è tornata a traviare ragazzini. Ma è sempre Mara, la donna che nasconde le strategie sotto coltri di “vaffanculo”.

Elio (over 25): è entrato conciato da Morgan. Lui è genio. Devo aggiungere altro?

La Tatangelo (16-25 donne): Antico sillogismo aristotelico recita “Se la Ventura mi sta sulle palle, e la Tatangelo è, tipo, la figlia precoce della Ventura, la Tatangelo mi sta sulle palle”. Probabilmente cambierò idea quando la smetterà di parlare con la voce di una che ha 40 anni di carriera alle spalle (e 150 d’età) e quando la pianterà di parlare di “emozzzioni” ogni frazione di secondo.

Ruggeri (gruppi vocali): Enrico cantava “Contessa”…   …epperò ha presentato “Il Bivio” e “Mistero”… rimando il giudizio.

Vocal coach: solo una cosa da dire. Ci siamo tolti Gaudi di mezzo! Bye bye super-sayan irlandese.

Facchinetti è Facchinetti, è l’amico di tutti, è quello che “guarda, lo so che non lo posso dire, ma proprio tu non meritavi di finire in ballottaggio”, è il Push the button che fa il polipo con ogni femmina maggiorenne che gli passa davanti; è quello che ha salutato dallo studio Morgan come se fosse morto in un tragico incidente aereo. Ci vuole pazienza.

 

Prima Manche

 

Nathalie (Elio): ragazzina minuta, che parla in un soffio e canta come se dovesse sfondare una montagna. Canta una ruvidissima “America” della Nannini. Mi ricorda Giuliano. Se arriva in finale le daranno come inedito “Ruvida”. E’ il cavallo di razza di Elio, però datele una benagol, per carità.

 

Davide (Mara): con  “I don’t want miss a thing” riesce a piacermi malgrado canti gli Aerosmith.   Ah voleva fare il calciatore….ehm nient’altro da dichiarare al momento.

 

Sofia (Tata Angela): ecco il momento tristezza. Immagino già un pianoforte in sottofondo e la faccia della D’Urso che finge commozione. Sofia non sa più dove sia il padre, sparito da non so quanto. Riuscirà lui a vederla in tivvù? Riusciranno a ritrovarsi e rinsaldare il sacro rapporto padre-figlia? Anche chissenefrega! La Tatangela (dimentica che la volta in cui a Sanremo disse “Gigi ti amo, non te l’ho mai detto in tv”, fu accolta con fischi e pernacchi) tira fuori l’argomento “Papà gambalunga” ogni volta che può (anche quando la prudente Sofia archivia i suoi problemi familiari con un pacato “Beh si ci siamo visti, tutto sistemato”).

La ragazza canta “Paparazzi”, sarà il nervosismo, sarà che la canzone è un po’ una vaccata, il risultato è tremolante. Gli altri giudici mettono seriamente in dubbio la capacità di Tata di scegliere canzoni per i suoi adepti. Tutto chiaro: posso posare la bambola voodoo con le fattezze della Tatangelo (cioè una bambina truccata da quarantenne), a farla a pezzi ci penseranno i suoi colleghi.

 

Borghi Bros (Ruggeri): I due tizi che, ringraziando il cielo, non erano entrati l’anno scorso, sono entrati quest’anno. Per la serie “schivare un pianoforte che cade dal terzo piano, per poi cadere in un tombino”. Cantano “Eppure soffia” di Pierangelo Bertoli.  Al momento mi colpisce più che altro il nome orrendo del duo. Uno è fashion (sotto la giacca ha la maglietta stilosa) uno è alternativo (sopra la felpina ha una kefiah radical-chic).

Non hanno convinto la Tatangelo (ommioddio mi trovo d’accordo con lei!), ma il cantante ci tiene a precisare che lui mentre cantava la strofa ha sentito il soffio del vento e la speranza del futuro. Speriamo che quando si allacci le scarpe non senta la profonda melanconia del passato e il cicaleggio del borago officinalis.

 

A questo punto parte un montaggio con una serie di scazzi più o meno veri fra Elio e la Tatangelo in cui Anna dimostra di saper rispondere da vero bullo di quartiere (D’Alessio training).

 

Nevruz (Elio): anche detto Sgrunzit o meglio Jknhit. Tizio un po’ nudo, un po’ capello lungo, un po’ pazzo. Ma tipo che Giops a confronto era un contabile. Canta “Se telefonando” e come precisa Elio, prima che cantante lui è un artista, perciò varia dal tono nasale e quelli di zio paperino liberamente. Devo capire se questo suo essere interessante sia sufficiente per farlo restare nel programma. Nel giudicarlo la Tatangela usa tutta una serie di parole per non dire nulla.

 

Ruggero (Mara): canta quella cosa lì di Pino Daniele in cui afferma di apprezzare il blues. Non che ci tenga particolarmente, ma la pronuncia napoletana mi sembrava un po’ vaga.  Certo per avere sedici anni il figliuolo è potente ma io per natura sono contrario al sacrificio di giovani vittime televisive. La Tatangelo dice che lei è la prova vivente che avere successo da giovani non crea danni psicologici…Anna, Anna….la tua autoironia involontaria rende inutile ogni commento.

 

Il Guestone 1: Katy Perry, la supermega star internazionale del momento entra allegramente in scena. Vi dirò a me la pinuppità della tizia piace assai anche se canta minchiate e la sua voce si esaurisce nel tempo di due minuti di canzone.  Facchinetti ha evitato di dire che ascolta la sua canzone tutti i giorni (è la sua frase preferita con tutti gli ospiti.). I due si siedono su una banana gigante (che abbiamo già visto negli episodi precedenti) e ovviamente Facchinetti non può sottrarsi alle battute a sfondo sessuale, cercando, fra l’altro, di non fissarle le tette. Dopo aver imbarazzato a sufficienza l’ ospite internazionale, mangiandosi fra l’altro la copertina del di lei cd, Francesco saluta “Caeitiperri” (come dice lui) e si torna in gara.

 

In ballottaggio: Nathalie, quella che ha cantato meglio finora. Mi pare giusto.

 

 

Seconda manche

 

Effetto doppler (Ruggeri): trio vocale di ragazzi presentati come “quelli bravi che solitamente cantano porcherie”. Sono intonati, anche loro molto fashion, non ci vedo assolutamente nulla di sbagliato me neanche di particolare. E “It’s my life” armonizzata così mi pareva un po’ fiacchetta. Ma “sono ragazzi” vediamo che faranno in futuro.

 

Stefano: toh il caso umano. Strabico e balbuziente di quelli che non verranno mai accettati nell’alta società. Poi canta e BUM. Di bravo è bravo, e anche se c’è qualche imprecisione, neanche ci fai caso visto che un secondo prima non riusciva nemmeno a dire “grazie”. Dovrebbero chiamare lui “Effetto doppler”. Non vincerà perché televisivamente uno con problemi di comunicazione è penalizzato però mi ha svegliato dal torpore. Notevole, come notevole è la velocità con qui Facchinetti l’ha liquidato senza farlo parlare per evitare problemi (Francesco è un sottile presentatore)

 

Manuela (Elio): ribattezzata da Elio “La diva anni ‘60” , e da me e i miei amici “la porca di ghiaccio”, Manuela ha una storia interessante: oltre ad essere un bel pezzo di fanciulla dallo sguardo algido (come il nostro soprannome voleva sottolineare), ella ha partecipato ad un Sanremo in compagnia di una Tatangelo teenager. Insomma, finita nel dimenticatoio catodico, Manuela si è ritrovata ad essere giudicata da una che ha vinto Sanremo appena uscita dalle medie e che adesso sarà fresca di patente. La Tatangelo, dopo aver sparlato del carattere di Manuela ai casting, le ha mostrato pietà augurandole buona fortuna. Se domani si trova la Tatangelo trapassata da una stalattite di ghiaccio sappiamo a chi mandare telegrammi di ringraziamento.   Ah ovviamente canta da diva.

 

Il Guestone 2:  C’ è Marco Mengoni! Spolvero il mio kit da fanboy, clic della serratura, Oooooh Marcooooo evvivaaaaa bravissimoooo uuuuuuuuuuh.  Ecco, ok, fatto. Diciamo che dall’ inedito, al pezzo di Sanremo, al suo nuovo singolo (dotato di apposita flashmob), Marco non è che mi abbia esaltato assai. E’ ormai programmato per il target “ragazzina sedicenne che scrive sulla smemoranda” e in più, ha un po’ troppo l’aria da star vissuta (salvo poi ritornare, un secondo dopo, il solito Mengoni). Ma gli perdono anche questa.

 

Dorina (Tata Angela): la donna che ha il nome di un biscotto del Mulino Bianco ma che ha un’ anima rocker, dubita delle competenze della Tatangelo (e solo per questo merita tutta la mia stima). Canta su un tacco 25esimo piano, accompagnata da un palloncino vestito a lutto. Da riascoltare.

 

Kymera (Ruggeri):  E mo’ togliamoci ‘sto dente. I Kymera sono una coppia gay (ooh scalpore, scalpore, quale creatura mitologica). Ok, lo abbiamo detto? Promesso che non lo ripetiamo ogni volta? Carino che in Italia, in prima serata, sulla Rai, si possa (televisivamente) fraternizzare con una coppia omosessuale, ma finisce là, poi si deve vedere come cantano. E cantano “Frozen” di Madonna; e la prima metà fa un po’ pietà; e la seconda metà va molto bene. Tra i gruppi sono i più curiosi, anche se l’effetto “leggiadria fatata” diventa alla lunga stucchevole. Qualcuno dica alla Tatangelo che rimarcare il fatto che siano una coppia gay come se si trattasse di un esemplare di Dodo superstite, è altrettanto ributtante che evitare la parola “omosessuale” e sinonimi come fa Facchinetti.

 

Alessandra (Tata Angela): biondina, carina, intellettualina, ai provini ha portato la versione francese di Hyperballad di Bjork, generando lo sgomento di Mara che l’ ha accusata di eccessivo intellettualismo e di indossare sovrastrutture culturali…  …ah Mara, ma te un giro fra i negozi a comprare cd mai, vero? (o quanto meno, fare uno sforzo di memoria, visto che l’ Hyperballad era il cavallo di battaglia di Paola Canestrelli l’anno scorso). La Tatangelo ha assegnato ad Alessandra “Grazie dei fiori”, ma se già Carmen Consoli ha avuto difficoltà a reinterpretare questo pezzo, come poteva farcela una giovane emergente?

 

(Pubblicità… Violante Placido recita in un film con George Clooney…ah cosa può fare un cognome.)

 

In ballottaggio: Alessandra.

 

Nello scontro finale Nathalie ha cantato con l’ energia delle viscere della terra e Alessandra con la lucidità di un cristallo. Una potente, una pulita. Io preferisco Nathalie; i voti dei giudici finiscono in parità ed ecco che parte il TILT, 200 secondi in cui il pubblico da casa può rivotare. Insomma un altro modo per spillare soldi a gente dal cuore tenero. Vince Nathalie. Elio riprende a respirare. Tata Angela meno uno.

 

Alla prossima!

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