Episodi interessanti

Ci mancava solo Antonellina

 

Il periodo pasquale è noto per la quantità di cibo stratosferica che praticamente i parenti ti tirano addosso; per tale motivo l’allegra brigata demente ha pensato bene che fosse il momento giusto per organizzare un pranzo in stile “Prova del cuoco”. Io ed Helena con un sorteggio segreto sulla cui regolarità la stampa sta ancora indagando, abbiamo assegnato pietanze e squadre e il tutto ha avuto luogo in una delle dimore di Spice  (che curiosa di testare la capienza dei sacchi dell’immondizia ,se n’è messo addosso uno).  La mattinata è cominciata presto per ogni squadra (per alcune più di altre) e la preparazione (ognuno a casa sua che mica abbiamo i fornelli della Clerici) è stata mortalmente faticosa ma il risultato è stato sazietà come non mai, tanta allegria da buttarla nel cesso, e …varie foto in cui Antoine impersonava Gesù nell’ultima cena con tanto di aureola (e qualche apostolo che faceva le corna dietro la stessa), e vari apostoli stupiti per il conto….ovviamente ha pagato Giuda (secondo alcuni vangeli apocrifi andò proprio così; l’ho sempre detto che è meglio pagare alla romana)…ah il pranzo ovviamente si è svolto sulle note della colonna sonora del programma (Calimero dance, le tagliatelle di nonna pina ecc) definirlo creepy è un eufemismo-

 

 Squadra del “Fagiolo col Verme” composta da Zuzzio e Volpe Ascuta : ANTIPASTI

I due hanno pensato bene di scegliere tutti gli antipasti che avrebbero voluto mangiare dimenticando che dovevano prepararli. Tra sfoglie con i funghi , “scrigni al salmone”, sformati di verdure (col contributo dei “rollini” di Rosemary) è stata la prima botta che ci ha messo tutti in ginocchio.

 

Squadra dell’ “Operosa  Aragosta”  composta da Antoine , Tizio e Rosemary: PRIMI

Per fortuna la dotata ragazza è riuscita a fare in modo che i due casi clinici evitassero di cucinare i loro animali domestici assieme alla pasta. E così ecco pasta con i carciofi e pasta col tonno con qualche altra cosa per farle sembrare primi elaborati (tanto non leggeranno mai queste righe ohohoh)

 

Squadra del “Punteruolo Rosso” composta da Me, Helèna ,e De: SECONDI & CONTORNI

Tralascio i commenti perché per l’occasione ho preparato una presentazione dei piatti che copincollerò sotto. Avremmo vinto se non avessi invitato Zuzzio e Volpe Ascuta con i loro pretenziosi antipasti…mai , mai mescolare gli amici sennò è questo che succede…si perdono le gare di cucina.

  

Squadra del “Dolcino Mandorlino” composta da M.L. e il Mastro di Chiavi: DOLCE

I due sono un caso disperato di accidia avendo preparato un dolce sciogliendo del Mars sopra una scatola di cocopops e un torta (la mandorlina) in una forma assai diversa da come illustrato nel libro di cucina (non contando primo esperimento,  sorella cattiva e deforme di “Mandorlina” da loro ribattezzata “Mandorlaccia” )

 

 

 

Consiglio a tutti l’esperimento perchè è venuta fuori una giornata veramente piacevole.

Qui di seguito la mia presentazione dei secondi:

 

La Prova del Cuoco

Secondi e contorni

 

Squadra del Punteruolo Rosso

             

 

QUESTO E’ UN CONTORNO DI PORRI

 

Quello che apparentemente sembra un contorno di porri si rivela ad una più attenta analisi…effettivamente un contorno di porri. Questa pietanza venne creata da un famoso cuoco appassionato di pittura, e fervente ammiratore delle opere di Magritte; fu proprio dopo aver contemplato il quadro “questa non è una pipa”, che costui decise di realizzare un contorno di porri noto appunto come “questo è un contorno di porri”. Per un bizzarro scherzo del destino l’ingrediente principale del contorno di porri è costituito dai porri. Il tutto in un denso velo di formaggio Bra un formaggio semistagionato che non ha nulla a che vedere col francese Brie, anche se matematicamente coglierete la differenza solo dopo aver pronunciato con tono spavaldo al ragazzo che sta al bancone dei formaggi “ Avete del Bra, sa quello tipo camoscio d’oro..insomma ha capito no, tipo quelli francesi…ma su che è facile, dovreste averlo è un formaggio comunissimo…aspè..forse quello è il Brie…ehm…toh mi chiamano alla cassa numero cinque , ARRIVEDORCI!”

 

 

INSALATA GHB

 

Questa insalata nasce dall’incontro della più esoterica cucina francese, con quella belga la quale è nota in tutto il mondo per pietanze come le “Gaufres” e “Jean-Claude Van Dam”. La caleidoscopica varietà di ingredienti (come le noci, le pere, il formaggio , le uova) , è resa del tutto irrilevante dall’elemento cardine: la valeriana! Pianta praticamente introvabile in terre sicule, la Valeriana ha delle proprietà soporifere in grado di annullare totalmente la coscienza , e rendere l’incauto degustatore facile vittima di abusi sessuali o peggio, di sbeffeggiamenti. Per cui, giovani ragazze sgallettate, quando siete in discoteca non accettate mai e ripeto mai, un’insalata da uno sconosciuto.

 

 

 

 

POLPETTONE DI TONNO IN PESTO DI RUCOLA

 

Uno dei vantaggi che vi offre questo secondo di pesce, come d’altronde qualsiasi polpettone, è che all’interno potete infilarci anche vostra nonna, tanto nessuno se ne accorgerà mai. Dopo aver scelto al super mercato le cosa più simile a del tonno che costi possibilmente poco, lasciatevi possedere da irresistibile spirito sadico e trattate il pesce come il peggior eretico mai visto, e cioè frullatelo , bollitelo e legatelo, in perfetto stile inquisizione. Fate in modo che confessi prima di servirlo in tavola; nessun convitato infatti di fronte ad un piatto di tonno ama sentire “ Il mio vero nome è  Flipper”.

 

“BILETTO“ IN CROSTA DI PANE CON SALSA AL VINO ROSSO

 

Il Biletto è un particolare taglio di carne che si ottiene contrattando per 27 minuti e 38 secondi con un macellaio rivolgendogli –in un ordine da seguire scientificamente – le seguenti richieste : “ Mi scusi ha del filetto? Quant’è grande?..mmh no troppo piccolo; mi fa vedere quella lonza; oh la forma è simile al filetto; ma che differenza c’è col filetto a livello di sapore e cucinabilità? Come? La lonza nel forno si secca…ah…mmh ..muble muble…come dice? Mi vuole  disossare quel pezzo di carne? Eh ma non ha la stessa forma allungata. Ah si quello va bene, cos’è? Ah vitello…si ,si va bene. …….E senta me lo può tagliare un pochino che non mi serve tutto…ah ok dice che non cambia niente va bene…..però ecco se me lo taglia mi fa un piacere. Ok perfetto. Arrivederci. …  …..   ……. Mi scusi sono sempre io, dimenticavo di chiederle , se lo compro ora per cucinarlo fra due giorni lei che mi consiglia? Di metterlo in freezer o lasciarlo in frigo? Ah ok in frigo. Ah si deve stare attenti al “dissanguamento” ok perfetto. Grazie mille. Arrivederci. …..  …… ….. ehm senta scusi un’ultima cosa. Quando lei  dice “dissanguamento” esattamente intende dire che aprendo il frigo si viene sommersi da un’onda rossa in stile “Shining” oppure che basta metterlo in un recipiente? Ah ok. Grazie , grazie mille. Arrivederci. …..  ….. Eh senta scusi”

A quel punto se riuscirete a fuggire senza essere colpiti da un pezzo di manzo o da una mannaia affilata potrete tornare a casa col vostro “biletto”, affogarlo nel vino rosso (per scrupolo di coscienza ne comprerete uno decente invece che buttarvi sul Ronco) e insaporirlo con spezie di ogni sorta compreso il bistrattato Timo. Il giorno dopo avvolgete il tutto in della pasta di pane ottenuta illegalmente da un apposito spacciatore nell’ambito di un traffico di cocaina, e il gioco è fatto.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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