Serial review

Serial Review (7) : Six Feet Under

 

 

 

 

SixFeetUnder

 

 

 

Eccomi di ritorno dopo una piccola pausa questa volta per affrontare una vera e propria impresa: recensire una delle serie più famose degli ultimi anni che in Italia ha avuto una programmazione vergognosa e la cui fine approderà anche da noi tra un paio di settimane sul canale satellitare Cult con oltre 3 anni di ritardo; parlo ovviamente della serie del canale HBO nota come “Six Feet Under”.

Qualche accenno alla storia senza,ovviamente descrivere le vicende di tutte e 5 le stagioni che compongono la serie.

Per chi non lo sapesse Six Feet Under narra delle vicende di una famiglia di impresari funebri dal momento in cui a causa di un tragico incidente il capofamiglia Nathaniel Fisher perde la vita costringendo gli altri protagonisti a riorganizzare interamente la propria esistenza sconvolta da questa scomparsa. Nel corso degli anni seguiremo quindi il cammino della moglie Ruth (Frances Conroy) che si affanna a cercare ordine nelle cose, reprimendo ogni sua emozione in una vita laconica a differenza dell’esuberante sorella Sarah (Patricia Clarkson),aspirando ad una indipendenza che non sa di volere. Nate (Peter Krause) il figlio maggiore costretto a tornare a Los Angeles per diventare quello che mai avrebbe voluto,un impresario funebre continuando –nel corso delle stagioni –  a rispettare obblighi morali e ad adattarsi ad aspettative altrui senza riuscire a trovare il modo giusto per vivere la sua vita e intrattenendo una relazione disfunzionale con la brillante e problematica Brenda Cenowith (Rachel Griffiths) ,una donna turbata da un infanzia rovinata,un rapporto morboso col fratello malato Billy (Jeremy Sisto) e sempre più convinta di avere qualcosa di sbagliato e marcio dentro che si estende ad ogni cosa che fa. David Fisher (Michael C. Hall) che ha aiutato il padre nella sua attività e che combatte per accettare la sua omosessualità in accordo con la sua fede, spaventato dallo stesso timore di essere un debole, anche egli impegnato nel rendere stabile una burrascosa relazione con quello che sa essere il suo vero amore Keith Charles  (Mathew St. Patrick). Claire Fisher (Lauren Ambrose) la figlia più giovane che cercherà di trovare la propria strada come artista e come persona passando spesso da un ragazzo sbagliato all’altro. Infine Federico Diaz (Freddy Rodriguez) il geniale assistente del signor Fisher che si impegnerà ad essere il miglior marito e padre possibile dedicandosi alla sua famiglia. Da non dimenticare anche la brava Lily Taylor sul cui personaggio, Lisa ,non posso dire niente senza rivelare parti importanti della trama.

Come il primo episodio inizia con la morte di Nathaniel il giorno di Natale tutti gli altri episodi della serie –eccetto l’ultimo che inizierà con una nascita- inizieranno mostrando la morte (spesso assurda) di qualcuno il cui funerale sarà poi celebrato presso la “Fisher  & figli”, e la cui storia personale spesso sarà uno spunto di riflessione per i protagonisti; di frequente infatti i personaggi si ritroveranno a parlare con visioni di defunti  che a volte sono puri e semplici riflessi delle loro ansie e paure altre volte sembrano veri e propri interventi sovrannaturali. Per non parlare delle numerose allucinazione in cui si concretizzano i pensieri dei protagonisti (e che più di una volta ingannano lo spettatore).

Come si può intuire le atmosfere sono cupe, la luce è fioca, baluginante, pian piano che si va avanti con la visione gli sviluppi diventano a volte anche eccessivamente tragici e benchè sia impossibile non affezionarsi ai personaggi a volte l’empasse in cui si riducono nei loro rapporti diventa fastidioso (in senso buono). Six Feet Under parla innanzitutto e soprattutto della morte, di come ci accompagni in ogni momento,inattesa ma parla anche della vita che sembra abbattersi con tutta la sua crudeltà proprio quando le cose sembravano avere acquistato di nuovo un ordine; parla di come le sicurezze su cui contiamo possano sgretolarsi in un attimo; ma parla anche di come non ci si debba arrendere ,di come anche se feriti o mutilati si debba andare avanti finchè si hanno energie in corpo. Questo porterà alla felicità? Nessuno può saperlo ma è l’unico modo possibile per vivere.

 

Insomma riflessioni non certo solari ,che però il creatore della serie Alan Ball  conosce molto bene visto che pare l’ispirazione sia nata dalla tragica morte della sorella (anche se l’origine dell’idea è discussa). Di certo sono riflessioni che non erano mai state fatte in una serie televisiva e mai in maniera così diretta. Ho avuto anche il piacere di vedere la fine della serie con un piccolo margine di anticipo rispetto alla programmazione italiana e posso dire di essere completamente soddisfatto. Temevo un finale non convincente (come spesso è avvenuto in altre serie) e invece posso dire di non essere in grado di immaginare fine diversa o più adatta anche se è impossibile non commuoversi (o forse proprio per questo).

 

In definitiva, una potenza narrativa unica , un plot e una struttura sperimentali ,visionario , tragico , un vero cult nonché uno dei migliori drammi della televisione, insomma…..Six Feet Under.

 

VOTO : 9.5

 

SITO UFFICIALE:  http://www.hbo.com/sixfeetunder/

 

 

Curiosità

 

Il creatore della serie Alan Ball che ha reso molto autobiografico il personaggio di David Fisher essendo anche lui omosessuale, ha vinto il premio oscar per la sceneggiatura di “American Beauty” e sta preparando una nuova serie “vampiresca” sempre per HBO chiamata "True Blood".

 

La sigla iniziale è stata composta da Thomas Newman autore della colonna sonora del film di animazione  “Alla ricerca di Nemo”  nonché del film “Lemony  Snicket : Una serie di sfortunati eventi” e del film “American Beauty”. Per la sigla di Six Feet Under ha vinto 2 Grammy. Sul sito della serie c’è una sezione dedicata alla realizzazione della sigla con molte curiosità come per esempio il fatto che il corvo nero utilizzato era in realtà bianco (pitturato di nero) visto che c’è una legge in America che vieta l’uso di corvi neri per gli spot e altre informazioni simili.

A questo indirizzo potete vedere la bellissima sigla:  http://www.youtube.com/watch?v=KYAe0qwg9Yw

 

La serie è composta da 5 stagioni e 63 episodi e ha vinto fra gli altri tre Golden Globe (di cui uno come migliore attrice non protagonista a Rachel Griffiths nel ruolo di Brenda e un altro come miglior attrice protagonista a Frances Conroy nel ruolo di Ruth) e nove  Emmy Award.

 

Vediamo dove sono i finiti i protagonisti della serie. Frances  Conroy  sta lavorando a numerosi film ed è apparsa di recente della stagione 14 di E.R.  Peter Krause è da poco entrato nel cast della nuova divertente serie ABC  “Dirty Sexy Money” con un ruolo ben più rilassato di quello di Nate, come avvocato di una poco sana famiglia di ricconi. Rachel Griffiths è da due anni nel cast di “Brothers & Sisters” altro dramma famigliare ABC anche lei interpretando un personaggio decisamente più solare e luminoso.  Degno di nota  Michael C. Hall che dal discusso becchino omosessuale è passato a d interpretare l’ematologo – serial killer della bellissima e irriverente serie Showtime “Dexter”. Jeremy Sisto dopo aver partecipato alla serie Kidnapped cancellata prematuramente e ora nel cast dello storico Law & Order. In fine Lauren Ambrose ha in cantiere diversi film dopo aver preso parte alla nuova creazione di Amy Sherman Palladino autrice di Una mamma per amica (Gilmore Girls) a fianco della brava attrice indipendente Parker Posey ;il progetto sfortunatamente è fallito, la serie che si chiamava “The Return of Jezebel James” è stata infatti cancellata dopo la messa in onda di soli tre episodi.

 

 

260402~Six-Feet-Under-Posterssix-feet-underwallpaper_800x600

 

 

Lascia un commento