Serial review

Serial Review (3): Tell Me You Love Me

 
 
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Rieccoci dopo aver parlato di Californication e di Salvando Graziella ,col terzo appuntamento di questa incredibile rubrica che ha riscosso successo in tutto il mondo cioè il serial review e oggi si parla di un’altra nuova serie: "Tell me you love me".
Ma facciamo subito un passo indietro,specificando che tale serie è della rete via cavo statunitense HBO nota per aver creato alcune delle serie più controverse e innovative degli ultimi  dieci anni sfornando capolavori come Six Feet Under, Sex and the City, e The Sopranos (quest’ultima serie in effetti non l’ho mai seguita ma è molto apprezzata sia dal pubblico che dalla critica)   tutte serie che hanno vinto vagonate di premi e hanno lasciato un segno indelebile.
Da un paio di anni tuttavia l’HBO sembra perdere qualche colpo, se non a livello qualitativo quantomeno e livello di ascolti e così dopo un partenza difficile due anni fa per Big Love la serie che ha come tema di base la poligamia così anche la breve Tell me you love me è partita malissimo facendo nella season premiere appena 910.000 ascoltatori probabilmente tutti parenti degli attori protagonisti…
Ma vediamo di che si tratta…Innanzitutto mi rendo contoche il titolo fa rabbrividire però una volta vista la serie si capisce che non poteva essere più azzeccato:qui non si parla di fidanzamenti felici,, coccole grattini e battute melense ma come protagonisti abbiamo tre coppie,di età diverse, ognuna con i propri problemi da affrontare legate dal fatto di essere in terapia con l’anziana dottoressa Foster (che con suo marito costituisce la quarta coppia).
Così abbiamo Jamie e Hugo (anche detti da me "gli insopportabili") la coppia più giovane dedita al sesso come risoluzione di ogni lite,combattuti dalla gelosia, Carolyn e Palek coppia già più matura affermati nel lavoro che cercano da oltre un anno di avere un figlio e Katie e David due genitori che amano la loro famiglia ma non fanno sesso da un anno (la dottoressa May e il marito rappresentano la coppia che in un certo senso ha già superato i problemi degli altri protagonisti,vista la loro età)
Le vicende gireranno fondamentalmente intorno ai problemi di questi otto personaggi e alle dinamiche che li legano e anche se il tema principale rende la serie da certi punti di vista statica nel complesso cisono svliluppi e "colpi di scena" notevoli.
La staticità o quanto meno la difficoltà che può sorgere nel seguire la serie deriva dallo stesso motivo che rende la serie molto originale e che ha suscitato molte polemiche:l’estremo realismo. Realismo delle situazioni, realismo della regia, con una colonna sonora mai invadente (la serie è priva di una sigla iniziale ,il titolo si vede solo alla fine di ogni episodio) e soprattutto realismo nel sesso.
A proposito del sesso in questa serie è necessario un chiarimento:laserie ha sollevato moltissime polemiche e dicerie poichè ci si era convinti che gli attori facessero realmente sesso (come accade,tanto per intenderci, nel film di Cameron Mitchell, "Shortbus") in verità le scene sono molto esplicite,dal sesso orale alla masturbazione,e spesso sono visibili anche i genitali degli attori, ma non solo questi elementi non sono mai gratuiti e patinati bensì finalizzati a dare uno spaccato verosimile delle vite di questi personaggi, ma soprattutto come è stato più volte affermato della creatrice Cinthya Mort e dagli attori,sono tutte simulate.Niente pornografia ma anche niente erotismo,solo la vita reale di quattro coppie.
 
Come dicevo la serie non è per tutti ma come ogni prodotto HBO sa essere originale anche se le tematiche sembrano trite e ritrite, personaggi che si ripetono mille volte che si amano (perchè lo pensano davverò) devono poi affrontare una moltitudine di altri problemi che caratterizzano i rapporti amorosi; ne deriva che il titolo (che originariamente doveva essere "sexlife") diventa quasi ironico.Un cast di livello veramente alto con interpretazioni ottime,una fra tutte Ally Walker che interpreta Katie e che nelle sedute con la terapista spesso non faaltro che farfugliare imbarazzata ma riesce a creare una tensione disarmante.
 
In definitiva è un prodotto originale e controverso,raramente banale anche se non sempre facilmente digeribile.
 
VOTO: 7
 
 
Curiosità:
 
Sonya Wagler che interpreta Carolyn non è altri che Penelope Widmore di Lost, e insieme a lei altro membro del cast noto per essere uno dei sopravvissuti dell’Oceanic 815 è Ian  Somerhalder che in Lost interpretava lo sfortunato Boone (ed  è possibile vedere entrambi come mamma li ha fatti)
 
Altro volto noto del piccolo schermo è quello di Sherry Stringfield che qui interpreta la migliore amica di Katie ma che ai più è nota come la dottoressa raminga Susan Lewis di E.R.
 
Attenzione!Guardando la serie proverete un subitaneo e inestinguibile odio per i seguenti personaggi: Hugo con lo sguardo perenne da cane bastonato,che fa il piacione con le donne pur essendo bello in carne, Jamie la donna più lamentosa della terra che ,ricordiamo, lavora come cuoco in un ristorante e ogni volta che le squilla il cellulare risponde dicendo "No no non mi disturbi" lasciando polli,zuppe e quant’altro sul fuoco e poi  soprattutto Palek che ha una psicologia molto complessache però in definitiva risulta essere un impareggiabile stronzo (veramente non esistono altri termini).
 
La serie è stata riconfermata oer una seconda stagione speriamo riesca asopravviverefino ad una degna conclusione.
 
 
 
 
 
 

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